Disse Edison "Se ho fatto una cosa in 10mila modi diversi, e non ha funzionato, non ho fallito, non sono scoraggiato...
perché ogni prova andata male, è un passo in avanti" così un grande inventore ci incoraggia, già perchè le persone
di successo non hanno meno fallimenti di quelle senza successo. Oggi moltissime persone associano il fallimento
alla punizione, alla vergogna a qualcosa di negativo, da condannare.
La paura di fallire ci impedisce di osare, di avere obiettivi, di perseverare malgrado gli inevitabili errori.
Walt Disney fu licenziato da un giornale per scarsa immaginazione!
Il giudizio degli altri può essere un peso tremendo, può farci rinunciare ma come disse Albert Einstein:
"La persona che non ha mai fatto un errore, non ha mai tentato qualcosa di nuovo".
Inizialmente il termine burnout era usato nello sport per definire quegli atleti che, dopo un periodo di
successi, cadevano in crisi. Molto conosciuto è l’utilizzo in campo sanitario, infatti è una patologia diffusa
fra medici, infermieri e altre figure socio-sanitarie, specie se esposte a situazioni difficili in cui
operare.
La persona che sperimenta questo stato si sente emotivamente svuotata e annullata dal lavoro, si presenta
con risposte sgarbate o atteggiamenti negativi nei confronti degli utenti e si sente inadeguato rispetto al
proprio mondo lavorativo con ridotta autostima. Allo sviluppo di questa situazione concorrono più fattori sia
esterni che interni, ovvero propri della persona, che conducono a una escalation sintomatologica, iniziando
da una sensazione di frustrazione, perdita di entusiasmo e di interesse per il mondo lavorativo per poi
arrivare alla sensazione di essere usato, sfruttato e quindi il mettere in atto comportamenti “alterati”
rispetto ai colleghi e utenti, può cercare di evitare di andare al lavoro per finire in uno stato di
apatia e di indifferenza. La persona in burnout sperimenta molti di sintomi legati al distress
(o stress cattivo) ovvero ad una risposta inefficace ad un evento o situazione stressante come
stanchezza, nervosismo, tachicardia, sbalzi pressori, nausea, cefalea, disturbi del sonno ecc.
Il burnout non è invincibile chiedi aiuto!