Fondata da H. H. Reckeweg rappresenta un’evoluzione dell’omeopatia che indaga sul comportamento e
l’eliminazione delle tossine che danneggiano l’organismo, tossine che derivano dall’inquinamento ,
alimentazione errata, farmaci e così via; inoltre l’omotossicologia si avvale dei progressi scientifici,
esami di laboratorio e
strumentali per poter inquadrare al meglio la patologia che interessa un paziente.
Per l’omotossicologia è fondamentale aiutare l’organismo nell’eliminazione di queste
tossine grazie a rimedi non aggressivi per l’organismo, derivanti dalla farmacologia omeopatica,
ripristinando così la capacità di autoguarigione propria di ogni organismo.
L’omotossicologia permette di affrontare numerosi disturbi soprattutto nell’ambito delle patologie croniche,
permette inoltre di fare prevenzione e può essere di supporto nelle terapie convenzionali mediche;
è importante che queste terapie non convenzionali siano utilizzate da medici in modo da integrarsi in un
dialogo di cura anche con altri specialisti e/o medico curante sì da sfruttare ogni risorsa per il benessere
della persona.
La terapia tende, di conseguenza, a stimolare i meccanismi di autoguarigione propri dell'organismo, incrementando la risposta immunitaria specifica di ciascun soggetto. A tale scopo vengono utilizzati farmaci omeopatici unitari a bassa, media e alta diluizione o complessi derivati sia dell'omeopatia classica che da acquisizioni farmacologiche più recenti (quali
i substrati d'organo di suino, i catalizzatori intermedi, i chinoni ed i vari principi immunostimolanti).